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sabato 4 agosto 2012

Marmellata di pesche della mamma

Marmellata di pesche della mamma

Ingredienti: 
7 kg e 800 gr di pesche gialle stramature
1+1/2 mela gialla (le  renette sono le più adatte)
1 kg di zucchero (da valutare in base alla maturazione/dolcezza delle pesche)
1 limone succo

Realizzazione: facile 
Tempo: 3 giorni discontinui (ma si fa anche in 1)
Periodo: da inizio a metà agosto

Attrezzi:
2 pentole capienti ed a bordo alto (di cui possibilmente 1 anti aderente), cucchiaio di legno, coltello, cucchiai di metallo, spremi limoni, bilancia, frullatore ad immersione, mestolo, carta da forno non cerata (va bene anche un pezzo di carta da scrivere), vasetti di vetro e relativi coperchi (nuovi), imbuto per composte (facoltativo), carta di giornale, vecchia coperta,  conca o scatola

Premessa: se non avete i frutti nell'orto, almeno 1 - 2 giorni prima della preparazione chiedete al vs. verduraio, di fiducia, di mettervi da parte qualche chilo di pesche stramature magari anche un po' acciaccate (ovviamente il prezzo dovrà essere congruo, io abito a Lavagna ed ho pagato € 5,00 per il totale, circa € 0,64 al kg, ed il marito ci ha pure guadagnato 5 pesche bianche maturissime, dolcissime, profumatissime e bellissime);
il peso iniziale non è così importante in quanto la proporzione frutta/zucchero si effettua in cottura ed è influenzata dal grado di maturazione/dolcezza delle pesche (tra marito, mamma ed io 1kg e 1/2 mi sa che lo abbiamo fatto sparire molto prima di vedere la pentola);
se usate pesche bianche la resa sarà molto inferiore perché contengono più acqua.




Preparazione: 
lavare,  sciacquare con acqua calda ed asciugare accuratamente  barattoli e coperchi;
pesare la pentola vuota;
sbucciare, privare del nocciolo (*non si buttano) e tagliare a pezzi  le pesche;
sbucciare , privare del torsolo e tagliare a pezzi le mele;
spremere il limone;
sistemare la frutta nella pentola ed irrorare con il succo di limone;
porre la pentola su fuoco dolce e lasciare sobbollire almeno 1 ora (se avete tempo potete fare tutto in un giorno);



nel caso abbiate interrotto la cottura, coprire con coperchio e mettere da parte;
riprendere la cottura e fare asciugare,
quando il composto diventa sufficientemente denso (foto sotto);


pesare la pentola a pieno, per differenza con la pesata a vuoto si avrà il netto della marmellata (la tradizione vuole che zucchero e frutta siano in proporzione pari con una riduzione massima pari a 750 gr di zucchero per chilogrammo di composto);
la mamma consiglia: assaggiate, a lei è stato sufficiente 1 kg di zucchero per circa 3 kg di composto;
frullare il composto;
proseguire la cottura a fuoco dolce per almeno 3/4 d'ora, mescolando spesso e verificando la consistenza;
tenere a portata di mano la seconda pentola, se il composto inizia ad attaccare trasferire immediatamente nell'altra pentola avendo cura di non raccogliere il fondo attaccato;

Prova cottura: 
in cottura, porre un cucchiaino di marmellata su un quadretto di carta forno ed inclinare se scivola facilmente e lascia una traccia bagnata occorre proseguire la cottura, se effettuando la prova la marmellata scivola lentamente e non lascia traccia bagnata potete procedere al riempimento dei barattoli;

Una volta riempito il singolo barattolo, sino alla alla linea di abbocco del coperchio, chiudere immediatamente, fasciare nella carta di giornale e  capovolgere e così sistemare sempre capovolto nella conca, ripetere sino  ad esaurimento del composto, coprire con la coperta;
occorrerà circa 1 giorno affinché la marmellata sia completamente fredda; 
la marmellata continuerà a cuocere,  questa operazione serve da sterilizzazione e sigillo;
preferite barattoli più piccoli in quanto una volta aperta, la marmellata, si conserva in frigo per circa 1 settimana massimo 15 giorni (la nostra marmellata si è accomodata in 1 vasetto da 500 gr, 4 da 250 gr e gli ultimi 4/5 cucchiai sono stati consumati pronto uso);
riporre i barattoli di marmellata al riparo dalla luce, dagli sbalzi di temperatura e dalle intemperie, così facendo si conserva almeno 2 anni senza ammuffire o deteriorarsi.

Pedissequamente tratto da: qualora non si fosse capito, le indicazioni della mamma!!!!

Nota di redazione:  la marmellata di pesche di mia madre è un rito catartico che si rinnova ogni anno, anche se rimane qualche vasetto dell'anno precedente. 
La presente marmellata è stata preparata, come tutti gli anni commissionando una selezione di normalissime pesche gialle, stramature, al verduraio e zucchero bianco. 
Convengo con voi che ingredienti biologici e zuccheri meno raffinati siano più sani, ma non c'è marmellata di pesche che io abbia assaggiato più buona, avvolgente, appagante e consolatoria di quella della mia mamma. 
* non si buttano: soprattutto non buttate i noccioli delle albicocche, che sono più facili da aprire ed  al loro interno hanno armelline più grandi, vi saranno utili nella preparazione degli  amaretti quali sostitute delle mandorle amare.

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